Cosa dice la nuova versione della ISO 10993-17?

La nuova versione della ISO 10993-17 è stata pubblicata il 13 settembre 2023 a distanza di piu di 20 anni dalla precedente versione. La prima differenza è evidenziabile già dal titolo “Toxicological risk assessment of medical device constituents” invece del ben noto “Establishment of allowable limits for leachable substances”.

Lo standard include diagrammi di flusso schematici per dimostrare come la valutazione del rischio tossicologico si inserisce nel processo di gestione del rischio dei dispositivi medici e nelle critiche attività di preparazione dei report di valutazione del rischio tossicologico.

Durante il processo di identificazione del pericolo, devono essere raccolte le informazioni tossicologiche sui costituenti chimici utilizzando più fonti, e devono essere identificati come punto di partenza (POD) i valori, ad esempio, di NOAEL, LOAEL o BMD derivanti da uno studio tossicologico pertinente in base all’endpoint da analizzare. I criteri di selezione e ricerca devono essere documentati e giustificati. Devono essere valutate e stabilite l’affidabilità e la qualità dei dati. Quando le informazioni sulla tossicità della sostanza chimica non sono disponibili, una sostanza chimica strutturalmente simile, ovvero un analogo, con adeguate informazioni sulla tossicità può consentire una valutazione read-across.

 

I nuovi concetti base:

Uno dei cambiamenti critici nella norma ISO 10993-17 è l’introduzione di un nuovo concetto: toxicological screening limit (TSL). Una TSL è una dose di esposizione cumulativa in un periodo di tempo specifico per un costituente identificato che non induce effetti significativi sulla salute. Un TSL è espresso in microgrammi al giorno. È possibile utilizzare il TSL per valutare se la quantità totale di un costituente chimico identificato è troppo bassa per produrre genotossicità, cancro, tossicità sistemica (ad esempio acuta, subacuta, subcronica, cronica) o tossicità riproduttiva o dello sviluppo. Non è necessaria alcuna valutazione del rischio tossicologico se la quantità totale di un costituente chimico è inferiore al TSL. L’obiettivo principale dell’attuazione del TSL è ridurre l’onere per i tossicologi e concentrare la valutazione del rischio tossicologico sui costituenti chimici potenzialmente dannosi. I TSL si applicano ai costituenti chimici identificati e alla quantità totale presente nel, su o estratta dal dispositivo medico.

La dose di esposizione (EED) è una quantità di sostanza chimica che entra in contatto con l’individuo in un tempo specificato. Dovrebbe riflettere la quantità massima di esposizione al costituente chimico a cui un individuo potrebbe esporsi (scenario peggiore) in base all’uso previsto del dispositivo medico. Le informazioni derivanti dai test sugli estraibili e dalla cinetica di rilascio dell’estraibile potrebbero aiutare a stimare una dose di esposizione clinicamente rilevante. I dispositivi applicabili a popolazioni di individui sensibili (come possono essere i bambini e i neonati) possono richiedere unulteriore arrangiamento della dose di esposizione basata sui pesi corporei che differiscono dalla media degli adulti. Se due o più costituenti chimici presentano la stessa tossicità per l’organo bersaglio, le singole dosi di esposizione stimate devono essere sommate. Una corretta progettazione degli studi di estrazione o rilascio è fondamentale per stimare la dose di esposizione clinicamente rilevante e per condurre una valutazione completa della tossicità.

Il margine di sicurezza (MoS) fornisce informazioni sul livello di sicurezza o rischio coinvolto con un costituente chimico. È il rapporto tra il livello di contatto tollerabile del costituente o l’assunzione tollerabile o la soglia di preoccupazione tossicologica rispetto alla sua dose di esposizione stimata. Se il MoS di un costituente chimico supera uno, cioè la dose di esposizione stimata rientra nel suo rischio tossicologico tollerabile, il costituente chimico non presenta alcun rischio significativo di danno alla salute individuale. Se il MoS di un costituente chimico è inferiore a uno, ciò non significa che il costituente chimico presenti un rischio diretto per la salute degli individui ma richiede ulteriori indagini e valutazioni.

 

Conclusioni:

Lo standard rivisto fornisce indicazioni sulla corretta conduzione delle valutazioni del rischio tossicologico per i costituenti estraibili e rilasciabili identificati negli studi di caratterizzazione chimica.

Una nuova sezione sull’uso di un limite di screening tossicologico (TSL) per i costituenti chimici aiuta i valutatori del rischio a restringere il campo dei costituenti che richiedono una valutazione, risparmiando tempo e fatica. Inoltre, il nuovo standard ora fornisce criteri di accettazione del rischio per valutare il margine di sicurezza (MoS) per ciascun componente. Lo standard chiarisce inoltre gli scenari di rischio in cui è raccomandata una valutazione del rischio tossicologico e delinea metodi alternativi di mitigazione del potenziale danno.

Per garantire la conformità normativa, oggi è ancora più importante mantenere le comunicazioni trasparenti e aperte tra tutte le parti interessate (tossicologi, chimici analitici, regolatori e altri) del dispositivo medico.

I fabbricanti e i valutatori del rischio tossicologico dovranno comprendere e implementare le nuove procedure per eseguire valutazioni del rischio tossicologico sempre più “high level” nelle future richieste normative dei dispositivi medici.

 

Riferimenti:

https://www.iso.org/obp/ui/en/#iso:std:iso:10993:-17:ed-2:v1:en