Insetti a tavola: il primo via dell’EFSA

Con gli insetti verso il futuro. Siamo sicuri?

 

La parola “entomofagia”, dal greco éntomos, “insetto”, e phӑgein, “mangiare”, indicata un regime alimentare che prevede il consumo di insetti. Sebbene l’Europa stia cominciando a familiarizzare con il tema solo dall’ultimo decennio, questo non è il caso della Cina, alcuni paesi del Centro America, dell’Asia e dell’Africa che già consumano insetti tradizionalmente.  In queste regioni, gli insetti vengono largamente consumati ad ogni stadio di crescita: uova, larve, crisalidi ed adulti.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) circa 2 miliardi di persone nel mondo consumano abitudinariamente insetti. Secondo un articolo pubblicato dal nel 2015 da Yde Jongema, tassonomista del Laboratorio di Etimologia della Wageningen University, tra le 2.037 specie consumate, la maggior parte appartiene al gruppo dei coleotteri (scarabei), dei lepidotteri (cavallette, locuste e grilli), e degli emitteri (cicale, cicaline e cimici).

I fattori che spingono l’introduzione degli insetti nella dieta sono essenzialmente due: il crescente aumento della popolazione, che si traduce in un aumento della quantità di cibo necessario, e la sostenibilità della produzione di insetti, la quale abbatterebbe l’impatto ambientale che attualmente porta l’allevamento animale. Gli insetti presentano attualmente una buona alternativa per soddisfare il crescente fabbisogno alimentare della popolazione mondiale in quanto dal punto di vista nutrizionale non hanno nulla da invidiare alle altre fonte proteiche animali. I numeri sostengono che il contenuto proteico di locuste e cavallette, per esempio, varia dal 18 al 32%, quello dei grilli dall’8 al 25%; se consideriamo che il contenuto proteico della carne di vitello è intorno al 22% (così come quello di alcuni pesci) la comparazione conferma gli insetti come alimenti proteici di tutto rispetto.

Nonostante i benefici sociali, economici, ambientali e nutrizionali che gli insetti rappresentano, il consumatore medio è restio ad accettare la loro introduzione nella dieta, considerando l’insetto come alimento di popoli poveri e considerandolo solo un cibo di emergenza. L’ostacolo maggiore, per quel che riguarda l’introduzione degli insetti nei regimi alimentari dei paesi Europei, è la percezione di disgusto che l’insetto in se suscita. Basti pensare alla spasmodica quantità di prodotti che vengono utilizzati per sbarazzarsi degli insetti nelle nostre case. Come possiamo mangiare qualcosa che solitamente cerchiamo addirittura di non vedere?

D’altra parte, una delle componenti da non sottovalutare è comunque il beneficio ambientale che questo comporterebbe e la curiosità alla base dell’esperienza culinaria. Non sono pochi i consumatori che scelgono un regime alimentare in funzione dell’ambiente così come non sono pochi quelli che sono sempre alla ricerca di nuovi cibi. Questo basterebbe per ribaltare l’impatto percepito negativamente dai consumatori ad un primo incontro con il nuovo cibo.

La realtà italiana ed europea in merito al consumo di insetti è stata, ed è tuttora, discussa nell’ambito dei cosiddetti Novel Food (nuovi alimenti), ossia quei cibi che, come cita il Regolamento 2015/2283, non hanno storia di consumo precedente al 1997. Gli insetti, chiaramente, rientrano in questa definizione.

Il Regolamento Novel Food assicura che i nuovi cibi, provenienti da paesi extra EU o prodotti per mezzo di tecnologie nuove, vengano valutati sotto il punto di vista della sicurezza ed esaminati da un Panel di esperti dell’EFSA, l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (the European Food Safety Authority). La valutazione condotta al fine di garantire la salute dei consumatori sul territorio Europeo viene resa pubblica e condivisa alla Commissione Europea che provvede ad inserire il nuovo alimento in una Union List autorizzandone l’utilizzo nei Paesi Membri.

Gli insetti hanno aspettato anni prima di essere valutati in Europa e, finalmente, la prima valutazione del rischio è stata rilasciata da EFSA con esito positivo il 13 gennaio 2021. Nonostante la lunga lista di insetti che ci si aspetta verrà valutata nel corso degli anni, questa prima valutazione ha toccato le Tarme della farina (Tenebrio molitor – dried mealworms) nel loro uso come tali e sottoforma di farina. Il Novel Food in questione è stato considerato sicuro e pronto per essere usato in snacks, biscotti, piatti a base di legumi e di pasta. Siamo pronti ad assaggiarli, e voi?

Più infomazioni sono disponibili sul sito di EFSA (versione in inglese): https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/6343

 

REFERENCES

EFSA (2021) Insetti commestibili e valutazione scientifica dei nuovi alimenti. Fonte: https://www.efsa.europa.eu/it/news/edible-insects-science-novel-food-evaluations

FAO (2021) Insects for food and feed. Fonte: http://www.fao.org/edible-insects/84627/en/